I mille colori della lingua italiana
L'Italia è una nazione molto giovane; è risaputo infatti che il paese non abbia nemmeno duecento anni (nacque nel 1861). La storia antecedente alla data dell'Unità d'Italia documenta di un paese frammentato nella politica, nella cultura, ma soprattutto nella lingua. Ciò che rende l'Italia un paese meraviglioso è la mescolanza di diversità nelle culture, dovute anche dalla dominazione di altri popoli.
Italia durante il 600, foto presa da Libero.
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Come è possibile osservare dall'immagine, L'Italia del passato corrispondeva a una convivenza tra ducati, principati, regni e repubbliche (generalmente oligarchiche).
Nonostante la convivenza fosse meravigliosa, uno dei problemi più sentiti durante l'unificazione d'Italia fu la lingua. Un aneddoto racconta di come durante la prima guerra mondiale i soldati-provenienti da diverse regioni- non riuscissero a comunicare per via delle diversità linguistiche. L'Italia si trattava di un paese composto da molteplici lingue, le quali derivavano dalla continue trasformazioni della lingua latina, imposta dai Romani secoli prima. Dopo la caduta dell'Impero romano l'Italia subì continue invasioni da popoli barbarici. La questione della lingua iniziò a crescere durante il Rinascimento, epoca in cui vi era il gusto per la tradizione classica (di conseguenza anche per la lingua latina). Fu nel 1585 che venne fondata ufficialmente l'Accademia Della Crusca l'istituzione che avrebbe mantenuto la lingua pura lontana dalle parole del volgo. |
"Sciacquare i panni nell'Arno. "
-Alessandro Manzoni
Solo trecento anni dopo, le teorie dell'Accademia Della Crusca vennero ribattute da un idea di lingua tutta nuova. Durante la limatura de "I Promessi Sposi" Alessandro Manzoni (celebre romanziere italiano) elaborò una tesi secondo la quale la lingua italiana scritta fosse troppo aulica e colta. Fu così che il romanziere attinse dal toscano per far sì che il suo romanzo fosse comprensibile a tutti. Manzoni identificò la lingua fiorentina come il futuro italiano, ma soprattutto si trovò a ribattere contro le limitazioni dell'accademia della Crusca.
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**L'espressione "sciacquare i panni nell'Arno" sta proprio per l'identificazione della lingua italiana nel fiorentino. Manzoni utilizzò questa espressione per descrivere il momento in cui si dedicò alla scrittura del suo romanzo in un Italiano più comprensibile a tutti.
I dialetti oggi
Oggi le lingue volgari regionali sono noti come dialetti e la conservazione di tali è una delle questioni che stanno più a cuore agli italiani. Il dialetto è un'identità, è quel sapore di storia che si conosce quando si cammina per le strade italiane. non è educato parlare in dialetto, per questo viene utilizzato solo in situazioni di estrema confidenza è questo, infatti, che giustifica questo amore profondo per il dialetto.
Video sui dialetti e sugli stereotipi italiani.